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ACQUA: PARTE IL REFERENDUM PER ABROGAZIONE PRIVATIZAZZIONE

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umby64
view post Posted on 3/2/2010, 12:51




ACQUA: PARTE IL REFERENDUM PER ABROGAZIONE PRIVATIZAZZIONE

Il Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua, lancia un Triplice Referendum per abrogare le norme privatizzatrici e una grandissima Manifestazione Nazionale per la difesa dell'Acqua e dei Beni Comuni a Roma il 20 marzo, Giornata Mondiale dell'Acqua.

Un grande lavoro di condivisione e partecipazione è sempre stato fatto da anni, ma soprattutto in questi ultimi mesi dal Forum dei Movimenti dell'Acqua per resistere all'ondata di privatizzazioni in corso da tempo e definitivamente scatenate dal famigerato decreto Ronchi.

Il risultato è la creazione di una grandissima partecipazione attiva da parte di migliaia di cittadini, Associazioni, Movimenti e Organizzazioni intorno al tema della difesa dell'Acqua come Bene Comune e come elemento vitale da riportare nelle mani dei cittadini togliendolo da quelle degli speculatori e delle Multinazionali, impegno manifestatosi in tantissime iniziative in difesa dell'Acqua su tutto il territorio Nazionale da almeno 5 anni a oggi.

Questo grande convergere delle forze sociali ha portato ora alla costruzione di un percorso comune che vede come sbocco l'organizzazione di un triplice Referendum abrogativo che blocchi ulteriori privatizzazioni e permetta una grande operazione di democrazia partecipata aprendo la strada alla ripubblicizzazione in quegli ATO dove la privatizzazione si è già compiuta.

A questo fine e all'interno di questo percorso partecipato il Forum ha operato alcune scelte e indicato il percorso di Resistenza da seguire, percorso di cui ricordo solo i passi più salienti realizzati nell'ultimo anno.

1) Nel 2009 nasce il Coordinamento Enti Locali
2) Il 2010 è stato nominato dal Forum l'Anno dell'Acqua in Italia a significare che è ora e subito che bisogna impegnarsi in questa battaglia di democrazia.
3) E' stata indetta una Campagna Nazionale "Salva l'Acqua" chiedendo agli Amministratori di Comuni, Province e Regioni di cambiare lo Statuto Comunale inserendo la dichiarazione che "l'Acqua è un Bene privo di rilevanza economico". Primo passo indispensabile per uscire sul piano politico e giuridico dalla privatizzazione -> Vedi sul sito www.acquabenecomune.org Campagna per la modifica degli Statuti Comunali. Sono ormai più di 100 i Comuni che hanno aderito!!
4) E' stato indetto un Referendum articolato in 3 quesiti per l'abrogazione del decreto Ronchi e delle norme privatizzatrici che vedrà articolarsi la Campagna mediante un Comitato Organizzatore (solo rappresentanti della Società Civile) e un Comitato di Sostegno (i partiti che aderiranno) che lavoreranno insieme e con pari dignità lungo questa strada. La raccolta firme inizierà dopo le elezioni amministrative. I tre quesiti referendari verranno presto comunicati.
5) Il 20 marzo, giornata mondiale dell'Acqua, è stata indetta un grande Manifestazione Nazionale a Roma in difesa dell' Acqua e dei Beni comuni aperta a tutti i cittadini e le forze sociali e politiche interessate alla difesa di questo pianeta chiamato Terra.

Chiamiamo tutti, cittadine e i cittadini italiani, che hanno a cuore la democrazia di questo Paese a farsi parte attiva di questa grande battaglia facendosi non solo sostenitori, ma partecipanti come attori e attrici di un cambiamento che potrebbe essere epocale. Dobbiamo raccogliere le firme ((500.000 (ma almeno 700.000 per sicurezza) in 3 mesi!)) e soprattutto, una volta depositate, raggiungere il famoso quorum (50% degli aventi diritto + 1 voto).

E' inutile nascondere che si tratta di un percorso difficile e pieno di ostacoli, ma il consenso raggiunto in questi mesi e l'entusiasmo manifestato da migliaia di cittadini in tutto il Paese su queste proposte di lotta fannno ben sperare in una vittoria dell'Acqua come Bene Comune e che dovrà essere gestito con Enti di Diritto Pubblico!

In questo grande affresco partecipato il tema della Salute è strettamente legato all'Acqua come diritto e non come merce.
E' assolutamente centrale infatti il disastro ambientale in tante troppe aree del Paese dove l'acqua inquinata rende impossibile bere l'acqua del Sindaco e dove le popolazioni, di fatto ricattate, sono obbligare a bere le "acque minerali".
Per non dire dei territori dove l'acqua viene erogata sotto deroga (la seconda o la terza e ultima concesse dalla Legge europea)
oppure (con o senza deroga) addirittura con tassi di inquinamento del tutto fuori dai limiti massimi concessi nelle deroghe!

Altrettanto grave è la situazione dello stato degli impianti di collezione e trattamento delle acque nere o di quelle reflue da industria e agricoltura che vengono reimmesse nel ciclo senza nessun trattamento. L'incremento percentuale di tumori e malattie degenerative in quelle stesse aree inquinate stanno a dimostrare da anni che il prezzo che stanno pagando gli abitanti di quei territori è inaccettabile ed è strettamente legato ai cicli di produzione sfrenata e senza regole: la Fabbrica oggi è il Territorio.

Da quando l'Acqua è stata privatizzata in Italia gli investimenti finanziari in termini di nuove adduttrici di acqua potabile di ottima qualità o di impianti di depurazione e smaltimento fino alle reti fognarie non solo NON sono aumentati, ma sono letteralmente crollati. Il mito che "privato è meglio" anche sul tema della salute legata all'acqua trova l'ennesima clamorosa smentita. I privati NON hanno investito in questi anni e NON investono per la semplicissima ragione primaria del loro esistere : sono al mondo per "fare utili per i soci".
Il capitale infatti deve remunerare le SpA dell'Acqua e quelle risorse dunque non possono diventare fondo di investimenti per la manutenzione e il completamento di quegli impianti che, ricordiamo, sono stati costruiti dal 1903 al 1970 con i soldi pubblici dei cittadini italiani e conferiti a titolo gratuito in tutti gli ATO dove sono subentrati i privati!...

Per queste ragioni, che tanto strettamente legano la gestione dell'Acqua alla Salute, Medicina Democratica ha aderito fin dall'inizio al percorso di difesa dell'Acqua pubblica. Anche oggi quindi MD è in prima linea e pertanto ha dato l'adesione e sarà presente a pieno titolo nel Comitato Promotore del Referendum come in quello per la Manifestazione Nazionale del 20 marzo alla quale invitiamo tutte e tutti a partecipare numerosissimi.



DECRETO RONCHI: ACQUA PRIVATIZZATA, IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA
Il governo Berlusconi ha privatizzato l'acqua. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è per questo che il governo italiano ha venduto la vita umana.

CON L'ACQUA CI GIOCHIAMO TUTTO - Intervista video a Padre Alex Zanotelli

LA TRUFFA DELL'ACQUA PRIVATA - Intervista video a BEPPE GRILLO

ACQUA, ACEA PRIVATA: ATTENZIONE SINDACO, È UN BENE INDISPENSABILE

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Edited by umby64 - 3/2/2010, 13:11
 
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umby64
view post Posted on 3/2/2010, 13:06




20 MARZO 2010 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL’ ACQUA

LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL’ ACQUA,
LA TUTELA DI BENI COMUNI, BIODIVERSITA’ E CLIMA,
LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Insieme, donne e uomini appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e religiose, sindacali e politiche, abbiamo contrastato i processi di privatizzazione dell’acqua portati avanti in questi anni dalle politiche governative e in tutti i territori. Insieme abbiamo costituito il Forum italiano dei movimenti per l’acqua e raccolto più di 400.000 firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua.

Mentre la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle commissioni parlamentari, l’attuale Governo ha impresso un’ulteriore pesante accelerazione, approvando, nonostante l’indignazione generale, leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali (art. 23bis,integrato dall’ art. 15-decreto Ronchi).

Non abbiamo alcuna intenzione di permetterglielo. La nostra esperienza collettiva, plurale e partecipativa e’ il segno più evidente di una realtà vasta e diffusa, di un movimento vero e radicato nei territori, che ha costruito consapevolezza collettiva e capacità di mobilitazione, sensibilizzazione sociale e proposte alternative.

Chiamiamo tutte e tutti ad una manifestazione nazionale a Roma sabato 20 marzo, per bloccare le politiche di privatizzazione dell’acqua, per riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale, per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere l’approvazione della nostra legge d’iniziativa popolare, per dire tutte e tutti assieme “L’acqua fuori dal mercato!”.

Nella nostra esperienza di movimenti per l’acqua, ci siamo sempre mossi con la consapevolezza che quanto si vuole imporre sull’acqua e in ciascun territorio è solo un tassello di un quadro molto più ampio che riguarda tutti i beni comuni, attraversa l’intero pianeta e vuol mettere sul mercato la vita delle persone.

La perdurante crisi economica, ambientale, alimentare e di democrazia, è la testimonianza dell’insostenibilità dell’attuale modello di produzione, consumi e vita.
Il recente fallimento del summit ONU di Copenaghen è solo l’ultimo esempio dell’inadeguatezza delle politiche liberiste e mercantili, incapaci di rispondere ai diritti e ai bisogni dell’umanità.

Se il mercato ha prodotto l’esasperazione delle diseguaglianze sociali, la cronicità della devastazione ambientale e climatica, la drammaticità di grandi migrazioni di massa, non può essere lo stesso mercato a porvi rimedio. Analogamente alle battaglie sull’acqua, in questi anni e in moltissimi territori, sono nate decine di altre resistenze in difesa dei beni comuni.

Significative mobilitazioni popolari, capaci di proposte alternative nel segno della democrazia condivisa, stanno tenacemente contrastando la politica delle “grandi opere” devastatrici dei territori, una gestione dei rifiuti legata al business dell’incenerimento, un modello energetico dissipatorio e autoritario, basato su impianti nocivi ed ora anche sul nucleare.

Rappresentano esperienze, culture e storie anche molto diverse fra loro, ma ugualmente accomunate dalla voglia di trasformare questo insostenibile modello sociale, difendendo i beni comuni contro la mercificazione, la salute contro tutte le nocività, i territori contro le devastazioni ambientali.

Chiamiamo tutte queste realtà a costruire assieme la manifestazione nazionale di sabato 20 marzo. Ciascuna con la propria esperienza e specificità, ciascuna con la propria ricchezza e capacità.

Pensiamo che la manifestazione, oltre ad essere un importante ed unificante momento di lotta, ponga con intelligenza e determinazione la questione della democrazia partecipativa, ovvero l’inalienabile diritto di tutte/i a decidere e a partecipare alla gestione dell’acqua e dei beni comuni, del territorio e dell’energia, della salute e del benessere sociale.

Consapevoli delle nostre differenze, accomunati dal medesimo desiderio di un altro mondo possibile.


FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
www.acquabenecomune.org
 
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