Forum Umby Web

DECRETO RONCHI: ACQUA PRIVATIZZATA, IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA, VENDE LA VITA UMANA

« Older   Newer »
  Share  
umby64
view post Posted on 17/11/2009, 19:40




DECRETO RONCHI: ACQUA PRIVATIZZATA, IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA

ROMA - Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul 'decreto Ronchi', già approvato dal Senato e il cui 'cuore' è la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua. Lo ha annunciato nell'Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.

La votazione si terrà domani alle 16. Le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 15 e saranno trasmesse in diretta tv. La conferenza dei capi gruppo di Montecitorio ha stabilito che dopo la votazione, intorno alle 18,30 e fino alle 21,30 verranno esaminati e votati gli ordini del giorno al testo. Giovedì mattina, dalle 9, si terranno le dichiarazioni di voto finali, che verranno trasmesse in diretta televisiva dalle 12. Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 13.

Dalla riforma dei servizi pubblici locali, compresa la liberalizzazione dell'acqua agli spot telefonici alle norme sulla Tirrenia. Sono variegate le norme contenute nel decreto 'omnibus' a firma del ministro Andrea Ronchi sul quale il governo ha posto la fiducia alla Camera e che serve a sanare una serie di infrazioni contestate dall'Ue al nostro Paese.

Il governo vuole privatizzare la vita umana. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è per questo che il governo italiano sta mettendo in vendita la vita umana. IL PARLAMENTO PRIVATIZZA L'ACQUA

ACQUA: IL GOVERNO HA DELIBERATO CHE L’ACQUA NON E’ PIU’ UN BENE PUBBLICO

ACQUA: ITALIANI PREOCCUPATI, PROBLEMA SERIO PER 8 SU 10


OPPOSIZIONE ATTACCA: FIDUCIA INUTILE
Un provvedimento bocciato dall'opposizione. "Si sarebbe arrivati subito ad un voto unanime su questo provvedimento se il governo avesse stralciato dal decreto l'articolo sui servizi pubblici locali che non ha il coraggio di discutere né di spiegare alla gente", ha sottolineato Marina Sereni del Pd secondo cui "questa fiducia non è certo motivata dall'ostruzionismo dell'opposizione da dalla mancanza di fiducia del governo rispetto ai propri deputati".

Durissimo anche Massimo Donadi (Idv): "Voi umiliate il Parlamento e offendete la democrazia; siete una maggioranza appecoronata felice di non lavorare per un giorno". E Michele Vietti (Udc) ha ribadito che l'aspetto tempo, denunciato dal ministro Vito come alla base della fiducia a Montecitorio sul decreto, è causato dal fatto che il testo sia stato per troppo all'esame del Senato. Una circostanza condivisa, questa, appieno da Simone Baldelli del Pdl, secondo cui "servono regole certe sui tempi certi per l'esame dei provvedimenti".



LEGA: AVREMMO VOLUTO MIGLIORARE TESTO
"Il testo che è arrivato dal Senato é migliorativo rispetto a quello originario, però la Lega sull'articolo 15 (quello sui servizi pubblici locali, ndr.) avrebbe voluto migliorarlo per farlo corrispondere con la sua posizione storica a favore dell'acqua pubblica". Lo dice il vice capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, a proposito del decreto Ronchi in discussione in Aula alla Camera e sul quale è stata posta la fiducia. Il Carroccio presenterà un ordine del giorno al decreto, e non esclude la presentazione di proposte di modifiche già in Finanziaria.


FEDERUTILITY: TARIFFE ACQUA TRA PIU' BASSE AL MONDO
L'Italia ha le tariffe dell'acqua tra le più basse del mondo. E' quanto emerge dai dati forniti da Federutility e contenuti nel Blue Book 2009, sintesi della situazione dei servizi idrici nel Paese. Il nodo di un possibile rialzo delle tariffe è fra le questioni sollevate da quanti si dichiarano contrari alle norme sulla privatizzazione dell'acqua contenute nel dl Ronchi, sui cui è stata posta la fiducia. Quest'anno la tariffa media - fa sapere Federutility, che riunisce 550 aziende italiane dell'acqua ed elettricità - è risultata pari a 1,29 euro al metro cubo.

Una famiglia di tre componenti, residente a Roma, paga un importo complessivo di 177 euro per un consumo medio annuo di 200 mc di acqua. A Tokyo per la stessa quantità di paga il corrispettivo di circa 280 euro, a San Francisco poco più di 400; 430 euro a Helsinki, 560 a Bruxelles, 740 euro a Parigi, 800 a Zurigo e poco meno di 970 euro a Berlino. La città tedesca è in cima alla classifica per costi. Qui per il solo servizio di acquedotto vengono addebitati, ogni anno, 428 euro per famiglia, contro i 63 euro pagati a Roma.

Invece, per la quota fissa e per fognatura e depurazione, a Berlino si pagano 510 euro annui, contro i 98 di Roma. Nella classifica di città presa in considerazione dal Blue Book, solo a Buenos Aires (37 euro l'anno), Hong Kong (102) e Miami (169), hanno tariffe più basse di Roma.

Tornando in Italia, il livello delle tariffe non è uniforme in tutto il Paese, ma presenta differenze per lo più legate al fattore territorio. Sempre considerando un'utenza standard con consumo annuale di 200 mc (duecento mila litri di acqua), nel 2008 gli esborsi più elevati sono stati registrati ad Agrigento (440 euro/anno), seguita da Arezzo (410euro/anno), Pesaro e Urbino (409euro/anno). La spesa più contenuta si è avuta a Milano (103 euro/anno), Treviso e Isernia (rispettivamente con 108 e 109euro/anno.

Ipotizzando sempre un consumo di 200 metri cubi di acqua all'anno, il 28% degli abitanti residenti nei comuni esaminati sostiene annualmente una spesa compresa fra 201 e 250 euro. Il 24% della popolazione del campione sopporta una spesa annua compresa fra 151 e 200 euro. Una quota più contenuta, pari al 4,6%, paga una bolletta annuale superiore ai 400 Euro.


Ecco in sintesi alcune delle misure del provvedimento:

RIFORMA SERVIZI PUBBLICI LOCALI - Arriva la liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Le gare ad evidenza pubblica diventano la regola per l'affidamento dei servizi (ad eccezione della distribuzione dell'energia elettrica, del trasporto ferroviario regionale e delle farmacie comunali e compresa l'acqua che, però, rimane bene pubblico) da parte delle amministrazioni. Le gestioni frutto di un affidamento in house cessano alla data del 31 dicembre 2010.

Le società partecipate possono mantenere contratti stipulati senza gara formale fino alla scadenza nel caso in cui le amministrazioni cedano loro almeno il 40% del capitale. Diverso il discorso per quanto riguarda le società quotate che hanno tre anni in più per adeguarsi a patto che abbiano almeno il 40% di quota di partecipazione pubblica al 30 giugno 2013, quota che scende al 30% al 2015.

SLITTA PRIMO DL FEDERALISMO FISCALE - Slitta al 30 giugno 2010 la data entro la quale il governo deve varare il primo decreto attuativo del federalismo fiscale. Sempre in tema di federalismo fiscale viene stabilito che entro 30 giorni dall'entrata in vigore di questo provvedimento, gli enti trasmettano alla commissione paritetica per l'attuazione del federalismo i dati sul patto di stabilità.

NORME ANTI-MAFIA PER EXPO 2015 - Il prefetto di Milano gestirà il coordinamento e l'unità di indirizzo di tutte le attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'affidamento degli appalti per la realizzazione delle opere per l'Expo 2015.

FONDI PER INFRASTRUTTURE GUARDIA FINANZA - Serviranno per programmi pluriennali di ammodernamento infrastrutturale.

SOCIETA' MISTE ANAS-REGIONI PER AUTOSTRADE LOCALI - Le società miste Anas-Regione create per la realizzazione di autostrade dovranno limitarsi a infrastrutture di solo interesse regionale e interamente ricadenti nel territorio della regione.

REGISTRO PER RIFIUTARE SPOT TELEFONICI - Viene prorogata di sei mesi la legge che consente agli operatori telefonici di usare per fini promozionali banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici. Arriva, d'altra parte, un elenco gestito dal garante della privacy al quale ci si potrà iscrivere per non ricevere più gli spot telefonici esercitando il proprio 'diritto di opposizione'.

SANATORIA FARMACIE - Viene 'sanato' il cumulo di attività di distribuzione all'ingrosso di medicinali e gestione di farmacie comunali in capo a società che, appunto, distribuiscono medicinali all'ingrosso.

SI' A LAMPADINE ED ELETTRODOMESTICI 'VERDI' - A decorrere rispettivamente dal primo gennaio 2010 e dal primo gennaio 2011 elettrodomestici e lampadine potranno essere messi in commercio solo se rispettano i requisiti minimi di eco-compatibilità previsti dall'Ue.

TIRRENIA - In attesa completamento processo privatizzazione le attuali società del gruppo saranno operative fino al settembre 2010.

RECUPERO FONDI DA IMPRESE PARTECIPATE SERVIZI PUBBLICI - Entro quindici giorni dalla notifica da parte dell'Agenzia delle entrate, le aziende di servizi a prevalente capitale pubblico che hanno usufruito dell'esenzione dall'imposta sul reddito e che, in base alle nuove direttive europee non possono più usufruire di queste agevolazioni, dovranno pagare le somme dovute. Tra queste società figurano alcune società di servizi, tra cui la A2A.

MADE IN ITALY - Le etichette potranno avere l'indicazione '100% Italia' o 'tutto italiano' o simili per indicare prodotti non solo creati ma anche assemblati nel nostro Paese. Per l'uso indebito di questo tipo di indicazioni o di segni o figure 'ingannevoli' su questo è prevista una sanzione penale.
 
Top
umby64
view post Posted on 18/11/2009, 11:01




ACQUA AI PRIVATI: IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA

Roma - Il "salva infrazioni" per il quale il governo ha posto la fiducia a Montecitorio comprende l'attuazione di obblighi comunitari. Il testo, gia' approvato dal Senato, contiene anche la norma sulla riforma dei servizi pubblici, compresa la liberalizzazione dell'acqua. Contro i rischi di una privatizzazione di un bene fondamentale si battono tutte le opposizioni, con l'annuncio anche al ricorso a un referendum abrogativo.


BONELLI (VERDI): REFERENDUM CONTRO PRIVATIZZAZIONE ACQUA
Roma - "Questo governo sta, giorno dopo giorno, infliggendo durissimi colpi all'ambiente e ai diritti dei cittadini. Con la privatizzazione dell'acqua, che verra' decisa con l'ennesima fiducia, nonostante il governo goda di un'amplissima maggioranza, si mettono le mani su un bene comune come l'acqua, essenziale alla vita e risorsa non illimitata". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli commentando la decisione del governo di porre la fiducia sul DL Ronchi che contiene norme che privatizzano le risorse idriche.

"Di fronte agli attacchi contro l'ambiente e contro il patrimonio di tutti e' necessaria una forte mobilitazione popolare - conclude Bonelli -. Come Verdi inizieremo una raccolta di firme per i referendum per dire NO all'acqua privata e Si' a quella come bene comune e per dire No al nucleare e Si' al solare".

 
Top
umby64
view post Posted on 18/11/2009, 19:51




MAGGIORANZA SOFFRE SU ODG VA SOTTO; PRIVATIZZATA L'ACQUA, VOTATA FIDUCIA

ROMA - Maggioranza in sofferenza nell'Aula della Camera sugli ordini del giorno al decreto Ronchi. L'Aula ha approvato fino ad ora cinque testi dell'Idv su cui il governo aveva espresso parere contrario, con uno scarto di uno-due voti. In tutte le votazioni lo scarto tra maggioranza ed opposizione é sempre infinitesimale e questo accade dopo che il governo, un'ora fa, ha incassato la fiducia con 50 voti di margine.

Con 320 voti a favore e 270 contrari, il governo incassa la sua fiducia numero 26 in 18 mesi di legislatura, posta stavolta sul decreto Ronchi, il cui 'cuore' é la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua. Il testo, che era stato già approvato dal Senato, viaggia ora verso il via libera definitivo, cui si giungerà a Montecitorio domani all'ora di pranzo.

La maggioranza ha difeso il provvedimento, nel cui testo al Senato è stata inserita la liberalizzazione della gestione delle risorse idriche sotto l'indirizzo generale del settore pubblico. La Lega, che pure aveva espresso qualche perplessità sul provvedimento, ha detto sì pur senza troppo entusiasmo. "Non si può - ha sottolineato in proposito il ministro delle Riforme Umberto Bossi - far saltare il governo: non si muore per una legge, si muore se salta il governo".

Il Carroccio, in ogni caso, ha incassato un ordine del giorno a prima firma del capogruppo Roberto Cota, che impegna il governo a valutare deroghe alla liberalizzazione della gestione dell'acqua per i comuni 'virtuosi'. La riforma è stata, invece, duramente contestata dall'opposizione. Al voto, che non riserva particolari sorprese e registra un'affluenza superiore alla media delle altre votazioni sulla fiducia in questa legislatura, si arriva dopo un dibattito dai toni piuttosto bassi.

Solo l'Idv si lancia un un duro attacco verso il governo accusandolo, con Leoluca Orlando, che lamenta "uno stravolgimento del ruolo del Parlamento a colpi di fiducià" e di una scelta del governo nella direzione "di dare la gestione dell'acqua ai mafiosi, ai camorristi ed alle multinazionali", mentre nel resto di Europa "la strada seguita é quella di riportare al pubblico la gestione delle risorse primarie come, appunto, quelle idriche.

Insomma, soprattutto al sud con questo decreto si fa sì che la gestione dell'acqua passi dai mafiosi con la coppola e la lupara a quelli dei nostri giorni, in doppiopetto e con la faccia delle multiutility". L'Udc con Mario Tassone lamenta "il troppo tempo impiegato dal Senato per l'esame del decreto, che ha finito con il comprimere le prerogative della Camera" e Luciano Fontanelli (Pd) sottolinea come il decreto Ronchi rappresenti "un'occasione perduta", visto che il testo è "incompleto, approssimativo e si muove solo nella direzione dell'utile maggiore e più facile".

A difesa del decreto e della liberalizzazione si schiera la maggioranza: con il leghista Luciano Dussin che parla di "voto di fiducia obbligato", Antonio Iannaccone (Mpa) che ne esalta "l'essere strumento per eliminare carrozzoni", e Nicola Formichella (Pdl) secondo cui "é necessario ridurre le procedure di esame dei decreti".


 
Top
umby64
view post Posted on 19/11/2009, 11:40




CONFERENZA REGIONI: VASCO ERRANI, VALUTEREMO PROFILI COSTITUZIONALITA'

Sul DL Ronchi, riguardante i servizi pubblici locali, "penso che siamo di fronte a un provvedimento che va ben oltre l'applicazione delle norme comunitarie" e, per quel che riguarda l'acqua, "come Emilia Romagna valuteremo tutti i profili di costituzionalita' per decidere quali iniziative assumere". Lo ha detto il presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, al termine della riunione della conferenza delle Regioni che si e' svolta a Roma.

Per quanto riguarda i servizi pubblici locali sottoliniamo che, ancora una volta, viene meno la collaborazione e il rispetto delle competenze" delle Regioni. Cosi' il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione dei governatori che si e' conclusa a Roma. Per Errani si tratta di "una forzatura che non ci convince nel metodo mentre sul merito, la prossima settimana, assumeremo posizioni coerenti in sede di conferenza delle Regioni".


DL RONCHI: UN MISCUGLIO DI NORME, TRA CUI C'E' ANCHE IL
SALVA-INFRAZIONI, MULTE DA 250.000 EURO PER FALSO MADE IN ITALY

Non solo acque, con la conversione in legge del DL Ronchi arrivano anche sanzioni amministrative fino a 250 mila euro in caso di uso di marchi che inducono il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana senza che gli stessi siano accompagnati da indicazioni precise ed evidenti sull'origine o provenienza estera o comunque sufficienti ad evitare qualsiasi fraintendimento del consumatore sull'effettiva origine del prodotto. Lo rende noto la Coldiretti in occasione dell'incontro su 'Il vero Made in Italy fa crescere le imprese e il paese' al quale ha partecipato il Ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi e del presidente dell'Antitrust Antonio Catricala'.

Secondo il provvedimento - spiega la Coldiretti - si intende realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classificabile come made in ltaly ai sensi della normativa vigente, e per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio italiano.

E' punito da sanzioni - conclude la Coldiretti - chiunque fa uso di un'indicazione di vendita che presenti il prodotto come interamente realizzato in Italia, quale "100% made in Italy", "100% Italia", "tutto italiano", in qualunque lingua espressa, o altra che sia analogamente idonea ad ingenerare nel consumatore la convinzione della realizzazione interamente in Italia del prodotto, ovvero segni o figure che inducano la medesima fallace convinzione, al di fuori dei presupposti previsti dalla legge.


 
Top
umby64
view post Posted on 19/11/2009, 12:13




DECRETO RONCHI 135/09: APPROVATO ART 15 ACQUA GESTITA DAI PRIVATI

Con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati si è concluso l'esame del decreto 135/09 il cui Art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell'acqua potabile in Italia. Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com'è l'acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari.

Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione Europa mentre non esiste nessun obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la gestione “in house” contrastano con i principi della giurisprudenza europea. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune Provincie Italiane o a livello europeo abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è sceso da subito in campo per contrastare questo provvedimento con la campagna nazionale "Salva l'Acqua" verso la quale si è registrata un'elevatissima adesione. Ad oggi abbiamo consegnato al Presidente della Camera 45.000 firme a sostegno dell'appello che chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano l'acqua.
Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il proprio dissenso e contrarietà all'Art.15 in un presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali, migliaia di persone hanno inviato mail ai parlamentari per chiedere di non convertire in legge il decreto 135/09, molte personalità hanno espresso da una parte la loro indignazione e dall'altra il loro sostegno alla campagna.

In questi giorni è cresciuta nella società la consapevolezza che consegnare l'acqua al mercato significa mettere a rischio la democrazia. Nonostante questa mobilitazione della società civile e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il voto di fiducia e non accoglie le richieste e le preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di amministrazioni governate da maggioranze di differenti colori politici.

Come Forum dei Movimenti per l'Acqua siamo indignati per la superficialità con cui il Governo, senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha voluto accelerare la privatizzazione dell’acqua.

A questo punto siamo convinti che la contestazione dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla gestione dell'acqua tramite il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti del provvedimento.

Queste percorsi di mobilitazione sono percorribile così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d'Italia, da ultimo quello di Venezia.
 
Top
4 replies since 17/11/2009, 19:35   181 views
  Share