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GOOGLE ABBANDONERA' LA CINA, NIENTE SERCH CINESE

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umby64
view post Posted on 15/3/2010, 11:50




GOOGLE ABBANDONERA' LA CINA

Google è pronta a fare le valigie da Pechino. Il motore di ricerca Google, lascerà a breve la Cina, con il 99,9% delle probabilità. Quella tra Stati Uniti e Cina sarà anche "la relazione bilaterale più importante del mondo" come l'ha definita il presidente Barack Obama, ma sembra che ben presto non sarà più così salda.

La contrapposizione tra Google e la Cina, che va avanti da alcuni mesi, in questi ultimi giorni sembrava aver quasi trovato una soluzione, tant'è che Eric Schmidt, Ceo dell'azienda americana, si dichiarava ottimista per la conclusione della faccenda.

Poi è intervenuto il ministro dell'Industria e dell'Informatica, Li Yizhong, il quale prima ha fatto i complimenti a Google per essere riuscita a ottenere il 30% del mercato, poi ha affermato che se l'azienda "non rispetta le leggi cinesi, allora è ostile, irresponsabile e dovrà affrontare le conseguenze".

I negoziati che ufficiosamente erano in corso hanno così subito un'improvvisa battuta d'arresto; le dichiarazioni di Yizhong hanno immediatamente seguito una critica mossa alla Cina dal Dipartimento di Stato americano per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani.

La situazione è in seguito precipitata: "al 99.9%" - secondo quanto riporta il Financial Times, citando una fonte interna a Google - il motore di ricerca lascerà molto presto il Paese orientale, subito dopo aver studiato un sistema che non comporti conseguenze per i suoi dipendenti cinesi.

I colloqui sulla censura con la Cina, dopo il cyber-attacco e l’incidente diplomatico, sono finiti su un binario morto (almeno all’apparenza). E Google, che finora si è detta disponibile anche a una lunga trattativa, tanto che Sergey Brin ha in precedenza parlato di un “biennio di negoziati” se necessario, ora potrebbe andarsene. Google si dice certa al “99,9%” di chiudere il suo sito cinese Google.cn (noto come Google China). Lo riporta oggi il Financial Times.

La Cina solo ieri era tornata a fare la voce grossa a Google, intimando il motore di ricerca di ripristinare subito i filtri della cyber-censura; nel caso contrario, Pechino aveva minacciato Google contro il mancato rispetto delle leggi del paese.

Ricordiamo che lo scorso 13 gennaio Google era stata “costretta” a una mossa clamorosa, e cioè togliere la censura a Google China disubbidendo alle autorità cinesi, come “risposta” a un sofisticato cyber-attacco contro le infrastrutture e la proprietà intellettuale della stessa Google (sarebbe stato rubato codice sorgente). Google e un altro centinaio di aziende Usa, di cui 34 imprese top della Silicon Valley (Intel inclusa), erano state oggetto di una pesante e non banale cyber intrusione, che in parte è ancora avvolta nel mistero, ma che sarebbe partita dalla Cina (secondo la Nsa statunitense).
 
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