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MAGISTRATI CHIEDO TEMPO PER DECIDERE SU FASTWEB E TELECOM SPARKLE

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umby64
view post Posted on 6/3/2010, 11:45




MAGISTRATI CHIEDO TEMPO PER DECIDERE SU FASTWEB E TELECOM SPARKLE

L'attesa per la decisione del gip sull'eventuale applicazione della misura temporanea di commissariamento di Telecom Italia Sparkle e Fastweb non è finita. Il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e i pubblici ministeri titolari dell'indagine hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari Aldo Morgigni un rinvio da una settimana a dieci giorni per poter esaminare la documentazione presentata nei giorni scorsi dalle società e verificare se le misure organizzative proposte dalle difese siano idonee a prevenire la commissione di reati da parte degli amministratori e dei dipendenti.

Il gip dovrebbe sciogliere la riserva oggi, concedendo il rinvio o decidendo del commissariamento. Che la richiesta di rinvio provenga dalla procura potrebbe essere un segnale positivo per il destino delle due società, perché dimostra l'attenzione con cui i pm stanno valutando una situazione tanto delicata.

Ieri è stato interrogato l'avvocato Paolo Colosimo, indagato per associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, intestazione fittizia di beni, minaccia per impedire l'esercizio del diritto di voto e scambio elettorale, gli ultimi tre reati aggravati dal metodo mafioso.

Colosimo, accusato di essere l'anello di congiunzione fra l'ex senatore Nicola Di Girolamo e l'imprenditore Gennaro Mokbel e di avere avuto un ruolo determinante nell'ideazione del piano di raccolta illecita di voti elettorali tra gli emigrati calabresi in Germania, si è dichiarato innocente.

Quanto ai rapporti con Mokbel, Colosimo ha detto al gip di averlo conosciuto da giovane, quando militavano insieme nell'estrema destra, ma di non averne condiviso le idee e di non averlo mai apprezzato né frequentato.

Ha invece ammesso l'amicizia che lo unisce a Franco Pugliese dal 1990, ma ha sostenuto di non conoscerne i legami con la 'ndrangheta, secondo lui non deducibili dai rapporti di parentela fra Pugliese e i due clan principali - e contrapposti - di Isola di Capo Rizzuto. Lo scambio di favori fra l'imprenditore calabrese e l'avvocato sarebbero solo cortesie.

L'avvocato di Colosimo, Giosuè Naso, ha annunciato che oggi ricorrerà al tribunale del riesame per sollecitare la revoca della custodia cautelare in carcere per il suo assistito.

Silvio Scaglia intanto sta impiegando il suo tempo di detenzione a Rebibbia studiando cinese. L'ha riferito l'onorevole Melania Rizzoli del Pdl, che è andata a visitarlo in carcere e l'ha trovato in «ottima forma, particolarmente su di morale, perfettamente curato e certo che il suo soggiorno in carcere sarà breve».

Scaglia ha scherzato sulla sua situazione definendo Rebibbia «se non proprio una spa, una spa spartana» e poi si è lasciato andare a uno sfogo: «In un sistema come quello inglese se lo sognavano di mettermi in galera - avrebbe detto alla consigliera -.

E comunque mi auguro di uscire al più presto, per il mio profilo giudiziario io qua non avrei dovuto metterci piede». Ciò nonostante, ha ribadito attraverso uno dei suoi difensori, l'avvocato Antonio Fiorella, la sua linea di totale collaborazione con la procura e che il suo obiettivo non è l'accettazione di misure cautelari graduate - gli arresti domiciliari - ma il chiarimento totale della sua posizione e la libertà.
 
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