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SMOG: COLDIRETTI, UN PASTO "PERCORRE" 2.000 KM

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umby64
view post Posted on 28/2/2010, 11:37




SMOG: COLDIRETTI, UN PASTO "PERCORRE" 2.000 KM

Roma 28 feb - Ogni pasto "percorre" in media quasi duemila chilometri con aerei, navi o camion, prima di giungere a tavola. E' quanto calcola la Coldiretti che in occasione del blocco al traffico delle principali citta', ha presentato con propri gazebo nelle piazze la prima "dieta antismog", con la lista nera dei cibi da evitare per contribuire a migliorare l?aria e salvare ambiente e salute. Secondo la Coldiretti, consumando prodotti locali, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia puo' arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno.

Si stima infatti che un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12.000 chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica.

L’anguria brasiliana viaggia per oltre 9.000 km, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei. L'obiettivo della giornata di sensibilizzazione della Coldiretti ?Cambiamo l?aria? in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), e' dare la possibilità ai consumatori di conoscere concretamente l’impatto ambientale dei cibi che devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti, distinguendoli da quelli locali, di stagione e a chilometri zero.

Da Torino in piazza Castello a Firenze in piazza della Repubblica, per fermare "il traffico del cibo", sono stati allestiti gazebo dove si possono conoscere le emissioni di gas serra dei tanti alimenti che si trovano sugli scaffali, dalle ciliegie della Tasmania agli asparagi peruviani, dai fagiolini del Marocco alle more del Guatemala.

Il consumo di prodotti fuori stagione provenienti di migliaia di chilometri di distanza – sottolinea la Coldiretti - una tendenza snob in forte ascesa che concorre peraltro a far saltare i budget con prezzi superiori fino ad oltre dieci volte a quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine Made in Italy ed appare del tutto ingiustificata perche' si tratta spesso di prodotti poco gustosi e saporiti, essendo stati raccolti ad un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri percorsi su mezzi inquinanti che liberano nell'aria gas ad effetto serra.

La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l'obiettivo di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire in tutte le citta' attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.
 
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