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CONDANNATI 6 MESI DI RECLUSIONE TRE DIRIGENTI GOOGLE PER VIOLAZIONE PRIVACY

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umby64
view post Posted on 24/2/2010, 11:16




CONDANNATI 6 MESI DI RECLUSIONW TRE DIRIGENTI GOOGLE PER VIOLAZIONE PRIVACY

Milano - Tre dirigenti di Google sono stati condannati a 6 mesi di reclusione per violazione della privacy in relazione al filmato che riprende le angherie subite da un ragazzo down da parte dei compagni di classe. I dirigenti sono stati invece assolti dall'accusa di diffamazione. L'episodio di violenza, ripreso nel video poi caricato sul motore di ricerca, era accaduto nell'istituto tecnico Steiner di Torino nel 2006.


VIDEO RAGAZZO DOWN: PM, DIRITTO IMPRESA NON PUO' PREVALERE DIGNITA'
Milano 24 feb - "Il diritto di impresa non puo' prevalere sulla dignita' della persona. Con questa sentenza si e' detta una parola chiave sul tema della tutela della persona". Cosi' il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, ha commentato il verdetto del giudice Oscar Magi che ha condannato tre dirigenti di Google Italy nel processo sul filmato in cui uno studente veniva vessato dai suoi compagni di classe. Il video era stato caricato nel 2006 sul motore di ricerca.


VIDEO RAGAZZO DOWN: GOOGLE, SENTENZA ATTACCA PRINCIPI INTERNET
Milano 24 feb - Per Marco Pancini, responsabile dei rapporti istituzionali di Google Italia, la sentenza di condanna a sei mesi di reclusione per tre dirigenti del motore di ricerca, rappresenta un "attacco ai principi fondamentali di liberta' sui quali e' stato costruito Internet". "Siamo profondamente turbati. Dalla decisione del giudice di Milano - afferma Pancini - i nostri colleghi non hanno niente a che fare con il video in questione. Non sono nel video, non lo hanno girato, non lo hanno caricato, ne' visionato. Riteniamo che nel processo i nostri colleghi hanno dato priva di grande coraggio e dignita'. Il semplice fatto che siano stati processati e' eccessivo".

"C'e' un'altra ragione - aggiunge - per la quale siamo profondamente turbati da questa decisione: ci troviamo di fronte a un attacco ai principi fondamentali di liberta' sui quali e' stato costruito Internet. La normativa vigente e' stata definita appositamente per mettere gli Internet service provider al riparo dal danno di responsabilita', a condizione che rimuovano i contenuti illeciti non appena informati della loro esistenza. Se questi principi vengono meno, e se siti come i blog, Facebook, Youtube vengono ritenuti responsabili del controllo di ogni video, significherebbe la fine di Internet come oggi lo conosciamo, con tutte le conseguenze politiche e tecnologiche. Si tratta di principi per noi importanti, percio' continueremo a seguire i nostri colleghi in appello".

 
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umby64
view post Posted on 25/2/2010, 12:40




GOOGLE ALLA SBARRA: VIOLATA LA LIBERTA' DI INTERNET

Le condanne inferte a Google sono una minaccia per la libertà della Rete, che presto potrebbe dovere sottostare a una censura preventiva. Una sentenza scandalosa quella pronunciata dal tribunale di Milano, priva di logica ed ai limiti del paranoico, una sentenza da regime militare. Non si capisce com’e’ possibile che, se degli imbecilli, mettono in rete un video che commette un reato, anziche’ preoccuparsi di curare e punire le persone che commettono i reati, viene condannato il sever che ospita il video.

Nel video, alcuni ragazzini maltrattano un compagno Down, mettono il video su TouTube e, per questo, tre dirigenti di Google finiscono sotto processo a Milano attirando l'attenzione di tutto il mondo per le possibili conseguenze sulla libertà della Rete.

Anche se i genitori della vittima ritirano la querela il processo va avanti e i Pm chiedono la condanna dei dirigenti, che il giudice pronuncia per violazione delle leggi sulla privacy, condannando a 6 mesi 3 dirigenti di Google. Intanto YouTube deve affrontare anche l'attacco di Mediaset a causa delle clip del Grande Fratello che il Tribunale ordina di cancellare: in Italia prende ormai piede l'idea della censura preventiva.


Il Tribunale di Milano ha stabilito una condanna a sei mesi di reclusione per i tre manager di Google, David Cael Drummond, George De La Reyes, Peter Fleischer responsabile privacy. I manager sono stati accusati di violazione privacy e diffamazione, a causa di un video di cyber-bullismo, uploadato su Google Video. Il quarto dirigente di Google è stato assolto. Secondo un recente articolo del Times Online è un processo test che fa giurisprudenza.

Google risponde che la sentenza rappresenta un attacco alla cyber-libertà e è uno schiaffo "ai principi fondamentali di libertà sui quali è stato costruito internet". Lo ha detto Marco Pancini di Google. "Il diritto di impresa non può prevalere sulla privacy e sulla tutela dei diritti della persona" hanno commentato i Pm Francesco Caiani e Alfredo Robledo.

Cala il sipario sul controverso processo che ha visto da un lato imputati quattro dirigenti ed ex manager di Google, a causa di un video postato da studenti su Google Video, dall'altro il Pm del Tribunale di Milano che ha chiesto un anno di carcere per i tre dirigenti e sei mesi per un quarto.

Ecco la storia del processo a Google. Lo scorso febbraio il padre del ragazzo aveva ritirato la querela a Google. Ma il caso ViviDown potrebbe diventare un precedente, soprattutto per YouTube in Italia. L'indagine era stata avviata nel 2006. "Mentre ci preme rinnovare la nostra solidarietà alla famiglia del ragazzo e alla associazione Vividown, crediamo fermamente che questo procedimento non riguardi Google Video e quello che è successo, ma riguardi Internet come la conosciamo: un ambiente aperto e libero", commentava un portavoce di Google, già lo scorso luglio.

Vividown ha risposto alle accuse di censura, respingendole completamente: l'associazione, che difende il ragazzo autistico, usa quotidianamente Internet e non ha intenti censori. A portare all'attenzione pubblica il caso, nel mondo anglosassone, è stata International Association of Privacy Professionals (IAPP). Google Italia si è finora difesa affermando di fornire un servizio come fa un postino (un semplice intermediario) e, appena le è stato segnalato il video incriminato, lo ha rimosso e ha permesso che i responsabili del reayo venissero identificati e affidati alla Giustizia italiana. Google non può essere considerata colpevole di un'intermediazione.

Ma In Italia quattro manager di google Italia rischiano il carcere. "Google è un motore di ricerca, non un giornale", ha spiegato l'avvocato Giuliano Pisapioa, tra i difensori di Google. "Tentare di fare in modo che piattaforme neutre siano responsabili dei contenuti messi online da loro utenti" è un attacco frontale a una rete Internet libera e aperta secondo i prioncipi della Net Neutrality. Google Italia ha sempre espresso solidarietà al ragazzo vittima, e ha espresso soddisfazione per il fatto che i colpevoli del reato siano stati identificati (anche grazie al terribile video) e puniti.

Secondo il decimo Rapporto Annuale Eurispes-Telefono Azzurro, condotta su 1.373 questionari, l'odioso fenomeno del bullismo è molto diffuso in Italia. Dall'indagine emerge che il bullismo e il cyber-bullismo crescono: un quarto dei bambini italiani e circa un quinto degli adolescenti e' stata vittima di molestie a sfondo bullista nel 2009.


CASO GOOGLE VISTO DAI SITI WEB ESTERI
I principali siti informativi stranieri, sono in subbuglio sul "caso Google Italia". La sentenza minaccia il Web italiano, dopo la sentenza del Tribunale di Milano con la condanna di tre dirigenti di Google.

'Astonishing' (letteralmente: stupefacente) definisce V3.co.uk (ex VNUnet.com) il verdetto italiano che ha condannato tre dirigenti di Google, a causa di un video uploadato da alcuni ragazzi ai danni di un minorenne Down. V3 ricorda che nella Ue gli Isp non sono responsabili dei contenuti, ma Google è stato visto come internet content provider. E, pur avendo rimosso l'odioso video entro 24 ore dalla segnalazione, tre dirigenti di Google sono stati condannati. Google ha spiegato l'attuale sentenza nel suo blog, parlando di seria minaccia per il Web: Peter Fleischer, l'esperto per la Privacy di Google, uno dei 4 condannati, ha commentato: "La legge europea stabilisce il principio di segnalazione e rimozione di contenuti illeciti. Ed è ciò che abbiamo fatto".

Cnet parla di "the second hit of a one-two punch in Europe": si riferisce ai due colpi ricevuti da Google in Europa, in poche ore: prima l'indagine antitrust Ue, ora la sentenza italiana.

Associated Press (AP) riporta le dichiarazione di Google in seguito alla sentenza del giudice italiano Oscar Magi.

Il New York Times vede come una doccia fredda l'impatto del verdetto sullo sviluppo di Internet in Italia: "(...) chilling effect on the development of the Internet in Italy".

Il Financial Times riporta che David Drummond ha definito la sentenza un pericoloso precedente (a dangerous precedent): "Se persone come me e i miei colleghi di Google, che nulla hanno da spartire con l'imbarazzante incidente (filmare o uploadare su Google Video), possono essere considerati responsabili sotto il profilo penale soltanto a causa della loro posizione in Google, ogni dipendente di un Internet hosting service può rischiare questa responsabilità”.

L'italiano IlSole24Ore.com ha ipotizzato che, poiché si tratta di un minorenne Down, i giudici del Tribunale di Milano potrebbero aver condannato Google. La sentenza verrà resa nota entro 90 giorni. Ma per il Web italiano è un momento complicato e delicato. Che sta sollevando un autentico vespaio.
 
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umby64
view post Posted on 27/2/2010, 11:48





IL VERDETTO DEL GIUDICE SU GOOGLE SCATENA LE IRE DEL WEB
Per colpa di quattro imbecilli, tante vittime. TechCrunch vorrebbe spiegare al giudice italiano cosa è YouTube. Il Financial Times parla di effetto raggelante, il Wall Street Journal parla di "precedente". Non si frena il diluvio di commenti dei siti e dei media stranieri sulla sentenza italiana su Google. Betanews scrive: quattro bulli, tante vittime, e dice che sarebbe l'ora di trovare un equilibrio tra diritti individuali e collettivi nell'era di Internet.

TechCrunch vorrebbe spiegare al giudice italiano cosa è YouTube. Il Financial Times parla di effetto raggelante, il Wall street Journal parla di "precedente".

La Bbc teme per i possibili "effetti a cascata" della sentenza: eBay, Yahoo! e Facebook potrebbero essere a rischio in Italia.

L'Economist mette il dito nella piaga delle vicende Antitrust di Google, ormai talmente dominante da destare sospetti con qualsiasi mossa. Il Financial Times parla di effetto raggelante, il Wall Street Journal parla di "precedente"

E Microsoft, che si è appena rifatta una verginità di fronte alla Ue (dopo aver saldato tutti i vecchi conti Antitrust), ora potrebbe approfittare delle difficoltà di Google, nei guai in Italia e anche a Bruxelles.
 
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Johnk8715
view post Posted on 30/4/2014, 13:20




Wow that was odd. I just wrote an extremely long comment but after I clicked submit my comment didn't show up. Grrrr well I'm not writing all that over again. Anyway, just wanted to say superb blog! eaakccddbgec
 
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3 replies since 24/2/2010, 11:16   276 views
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