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SESSO: KING'S COLLEGE, IL PUNTO 'G' NON ESISTE

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umby64
view post Posted on 5/1/2010, 12:49




SESSO: KING'S COLLEGE, IL PUNTO 'G' NON ESISTE

La "chiave" del piacere, il punto G, in realta' non esiste, e' frutto dell'immaginazione. La rivelazione viene da un team di ricercatori del King's College di Londra, che in uno studio guidato da Andrea Burri e pubblicato sul Journal of Sexual Medicine sfatano uno dei miti della sessualita' contemporanea. Lo studio e' il piu' vasto finora sul punto G, avendo coinvolto 1.800 donne gemelle, ossia 900 coppie di gemelle mono o eterozigoti, e non ha trovato alcuna prova della sua esistenza.

Le coppie di donne, geneticamente identiche, hanno dimostrato di divergere proprio sul punto G: alcune gemelle dicevano di averlo, altre no, dimostrando che altro non e' se non un fatto mentale. "Le donne - spiega il coautore dello studio, Tim Spector - sostengono che il punto G dipende da dieta e esercizio, ma in realta' e' impossibile trovare elementi reali". "Questo e' di gran lunga il piu' grande studio mai effettuato - aggiunge Andrea Burri - e dimostra abbastanza definitivamente che l'idea di un punto G e' soggettiva".

Il che e' un toccasana per le donne che, ritenendo di non avere il punto G, si sentivano penalizzate: "E' bello andare a cercare il punto G, ma non preoccupatevi se non lo trovate", sintetizza Petra Boynton, psicologa sessuale all'University College di Londra. Il punto G e' chiamato cosi' in onore del ginecologo tedesco Ernst Grafenberg che lo descrisse piu' di 50 anni fa ed e' ritenuto collocato nella parete anteriore della vagina a circa 2-5 cm di profondita'.

Di recente un team di scienziati italiani ha affermato di poter individuare il punto G tramite ecografie, riuscendo a "fotografare" una superficie di tessuto piu' spesso nel punto dove le donne dicevano di provare piu' piacere, ma secondo gli specialisti la cosa non cositutirebbe la prova risolutiva. In ogni caso contro lo studio si scaglia la sessuologa Beverley Whipple, da sempre sostenitrice della tesi del punto G, secondo la quale lo studio londinese "e' pieno di crepe", avendo ignorato le esperienze di donne lesbiche o bisessuali e omesso di considerare gli effetti di avere diversi partner sessuali con diverse tecniche amatorie.
 
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