Forum Umby Web

FRANE E ALLUVIONI: A RISCHIO IL 70% DEI COMUNI ITALIANI; 470 MILA FRANE

« Older   Newer »
  Share  
umby64
view post Posted on 2/10/2009, 13:33




FRANE E ALLUVIONI: A RISCHIO IL 70% DEI COMUNI ITALIANI

Roma 2 Ott - Non solo la costa a sud di Messina. Il 70% dei comuni italiani è a rischio frane e alluvioni a causa del degrado idrogeologico e dei corsi d'acqua, dell'abusivismo e del disboscamento: in totale 5.581 comuni, di cui 1.700 a rischio frana, 1.285 a rischio di alluvione e 2.596 a rischio sia di frana che di alluvione.

Lo dice Legambiente, nell'ultimo dossier sul tema, l'Ecosistema Rischio 2008. Sono la Calabria, l'Umbria e la Valle d'Aosta le regioni con la più alta percentuale di comuni classificati a rischio (il 100% del totale), seguite dalle Marche (99%) e dalla Toscana (98%). La Sicilia è undicesima (70%), con 200 comuni a rischio frana, 23 a rischio alluvione e 49 a rischio frana e alluvione.

Ma in Sicilia, proprio in provincia di Messina, ci sono le 'maglie nere' della classifica di Ecosistema 2008: i comuni di Ucria e Alì che, pur avendo interi quartieri e aree industriali in zone a rischio, non avevano messo in campo praticamente nessuna azione di mitigazione del rischio idrogeologico. Il 77% dei comuni intervistati da Legambiente ha nel proprio territorio abitazioni in aree golenali, in prossimità degli alvei e in aree a rischio frana e quasi un terzo di essi presenta in tali aree interi quartieri.

Nel 56% dei comuni campione sono presenti in aree a rischio addirittura fabbricati industriali. Nel 42% dei comuni non viene svolta regolarmente un'attività di manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua e delle opere di difesa idraulica. Soltanto il 5% dei comuni ha intrapreso azioni di delocalizzazione di abitazioni dalle aree esposte a maggiore pericolo e appena nel 4% dei casi si è provveduto a delocalizzare gli insediamenti industriali.

Il 73% dei comuni che hanno partecipato all'indagine ha realizzato opere di messa in sicurezza dei corsi d'acqua e dei versanti, interventi che però spesso rischiano di accrescere la fragilità del territorio piuttosto che migliorarne la condizione e di trasformarsi in alibi per continuare ad edificare lungo i fiumi.

L'82% dei comuni si è dotato di un piano di emergenza da mettere in atto in caso di frana o alluvione. Nel 66% dei comuni esiste una struttura di protezione civile operativa in modalità h24. "Bastano poche piogge per provocare una tragedia. Il nostro Paese paga un altissimo prezzo per aver devastato il territorio con enormi e incontrollate colate di cemento. Esprimere tutta la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime non basta.

E' necessario insistere per risalire alle responsabilità e tornare sulla necessità di investire nella manutenzione del territorio", dice oggi Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. "Lo scorso anno la tragedia per il maltempo si è avuta a Cagliari, ora a Messina, ma non c'è parte del territorio italiano che non abbia conosciuto nel tempo gli effetti della cattiva gestione del suolo.

Ma quel che è più grave - prosegue - è che da nessuna parte appaiono positivi segnali di cambiamento. Eppure non possiamo più aspettare. È necessaria una forte assunzione di responsabilità e una chiara volontà politica per cambiare indirizzo.

A partire dallo strumento del Piano Casa, in molti casi da ripensare e modificare in nome dell'equilibrio idrogeologico, della sicurezza e della sostenibilità, e dall'unica, urgente e necessaria grande opera pubblica: la messa in sicurezza del territorio".
 
Top
umby64
view post Posted on 4/10/2009, 07:34




470 MILA FRANE IN 50 ANNI, 4 VITTIME AL MESE

ROMA - In 50 anni piu' di 4 vittime al mese, in tutto 2.552. E' allarme rosso per l'emergenza frane in Italia: quasi 470.000 il totale dei fenomeni censiti fino ad oggi per un totale di circa 20.000 km2, pari al 6,6% dell'intero territorio nazionale. Colpito dal dissesto quasi il 70% dei comuni: 5.596 su un totale nazionale di 8.101.

Questi gli ultimi dati disponibili sul fenomeno frane contenuti nel Rapporto sulle frane in Italia, realizzato dall'ex Apat, l'Agenzia per la protezione dell'Ambiente (ora confluita nell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione dell' ambiente), Regioni e Province Autonome, nell'ambito del Progetto Iffi (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia).


Nel dettaglio la situazione:

* NUMERI: 470 mila frane in 50 anni; 70% comuni colpiti da dissesto pari a 5.596 comuni su un totale di 8.101; 20.000 Km2 pari al 6,6% dell'intero territorio nazionale;

* AREE PIU' COLPITE: le province con piu' elevato indice di franosita', ovvero il rapporto fra l'area in frana e il territorio totale, in Italia sono Sondrio, Lecco, Chieti, Pesaro e Urbino, Ancona;

* PERICOLO: le frane statisticamente, rappresentano dopo i terremoti, le calamita' naturali che causano il maggior numero di vittime e danni a centri abitati, infrastrutture, beni ambientali, storici e culturali. Quelle che si muovono piu' velocemente, come i crolli e le colate rapide di fango e detriti, oltre a quelle che coinvolgono ingenti volumi di roccia o terreno, causano i danni piu' ingenti; -

* EVENTI PIU' GRAVI: dal secondo dopoguerra ad oggi gli eventi che hanno causato piu' danni sono stati la crisi idrogeologica nel Salernitano dell'ottobre del 1954, la catastrofe del Vajont dell'ottobre del 1963 e la frana in Val di Stava del luglio del 1985, rispettivamente con 297, 1917 e 269 morti; le colate rapide del 5 maggio del 1998 a Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e a S. Felice a Cancello con 153 morti;

* EDIFICI A RISCHIO: secondo lo studio ''Ecosistema rischio'' di Legambiente e Protezione Cvivile svolto su 550 comuni tra quelli classificati a ''elevato rischio idrogeologico'', in 9 comuni su dieci ci sono abitazioni costruite in aree a rischio (ma in Campania e Calabria si raggiunge il 100%) mentre in 5 su dieci sono in zone pericolose anche gli insediamenti industriali.

 
Top
1 replies since 2/10/2009, 13:33   35 views
  Share