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TERREMOTO: MEDICI, PORTATE ALL'AQUILA LA STRUTTURA DEL G8

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umby64
view post Posted on 12/4/2009, 09:13




TERREMOTO: MEDICI, PORTATE ALL'AQUILA LA STRUTTURA DEL G8

L'AQUILA - Nell'Abruzzo aquilano si comincia a superare la fase dell'emergenza e ad avviare quella della riorganizzazione e della ricostruzione. E L'Aquila riparte innanzitutto dalla sanità. E' pienamente operativo, da oggi, l'ospedale da campo allestito dinanzi alle strutture del San Salvatore, dichiarate inagibili dopo il violento terremoto di domenica notte. Ora tutto funziona per gestire le emergenze, ma la situazione non potrà reggere per molto: due o tre mesi al massimo. Poi l'approssimarsi dell'inverno imporrà soluzioni più adeguate. Di qui la proposta, avanzata alla Protezione Civile, di destinare alla città dell'Aquila, dopo il G8, la struttura sanitaria che si sta allestendo per il vertice della Maddalena.

"Attualmente, nell'ospedale da campo - spiega Rosario Chiarenza, funzionario del dipartimento della Protezione Civile - funzionano una sala operatoria per le sole emergenze (ieri c'é stato anche un parto cesareo) e alcuni reparti, per una capienza, al momento, di una ottantina di posti letto che crescerà ulteriormente nei prossimi giorni. Ci sono anche una tac mobile e un reparto di radiologia da campo. Tra poche settimane - conclude - speriamo di replicare, anche se con numeri più modesti, l'ospedale che abbiamo dovuto abbandonare". Ma, nonostante l'emergenza, c'é anche qualche piccolo miracolo tra le tende dell'ospedale da campo dell'Aquila.

E' il caso del reparto di dialisi, messo in piedi a soli tre giorni dal terremoto che ha devastato il San Salvatore. "Lo abbiamo tirato su in due giorni - racconta il primario, Stefano Stuard - grazie alle attrezzature che abbiamo recuperato nel vecchio reparto, quelle messe a disposizione dalla Protezione Civile e al circuito di dialisi che ci è stato fornito da una ditta tedesca". Ora, la tenda ospita dieci posti letto, rispetto ai 27 originari. "E' lo standard di un ospedale di media grandezza", fa notare il primario. "Questo piccolo miracolo - conclude -, realizzato grazie all'abnegazione di tutti, ci permette di assistere qui tutti i dializzati che sono ospitati nelle tendopoli a ridosso della città, mentre gli altri, alloggiati sulla costa, li abbiamo indirizzati alle strutture sanitarie di riferimento in quelle zone, coprendo così tutte le emergenze che il sisma ci aveva determinato". Ma la situazione generale dell'ospedale da campo, in ogni caso, non potrà reggere oltre l'estate. "Adesso è quasi tutto a posto e tra poche settimane avremo una piena funzionalità, ma L'Aquila - sottolinea il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti - è una città molto fredda e già da settembre ci sarà impossibile tenere i malati sotto le tende".

L'ospedale da campo che si sta allestendo per il G8 della Maddalena "soddisferebbe in pieno le nostre esigenze e ci consentirebbe di attendere con relativa tranquillità, anche per due o tre anni, la ristrutturazione degli edifici esistenti, se saranno giudicati idonei, o, in caso contrario, la costruzione di un nuovo ospedale". Il direttore generale è fiducioso che la vecchia struttura possa essere "almeno in parte recuperata". Di diverso avviso Sabrina Cicogna, cardiologa, segretaria della locale Cisl medici. "Il luogo non è idoneo. Qui - sostiene - siamo sopra otto metri di fango. Noi chiediamo subito la nomina di un commissario ad acta, di larghissima esperienza nel campo sanitario, che provveda ad individuare una nuova area dove far sorgere l'ospedale. La Francia si è detta disponibile a prendersi in carico la costruzione di una nuova struttura, e loro sanno farlo molto meglio di noi. Che cosa si aspetta?".
 
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umby64
view post Posted on 19/5/2009, 07:18




TERREMOTO: IN ABRUZZO MODULI DELL'OSPEDALE DELLA MADDALENA

ROMA - Sono cominciate nei giorni scorsi le operazioni di smontaggio e di trasferimento all'Aquila dell'ospedale mobile che era stato precedentemente allestito nell'isola della Maddalena in vista del summit G8. Lo fa sapere la Protezione civile. Una parte dei moduli che compongono la struttura è già al polo logistico della Regione Abruzzo di Avezzano, dove saranno stoccati in attesa di essere posizionati all'Aquila.

In accordo con la direzione generale e sanitaria dell'Ospedale San Salvatore si sta provvedendo, intanto, alla predisposizione dell'area dove sarà situata la struttura e alla contemporanea riorganizzazione delle tende dell'ospedale da campo, che comunque - sottolinea il Dipartimento - "non interromperà nessuna delle numerose attività di assistenza sanitaria che garantisce dal 6 aprile scorso".

La struttura modulare che caratterizza l'ospedale mobile proveniente dalla Maddalena misura 1.800 metri quadrati e potrà essere adattata e integrata perfettamente alle necessità dell'Ospedale San Salvatore. L'ospedale mobile disporrà di 50 posti letto e sarà dotato di sala operatoria, sala radiologia, sala terapia intensiva, laboratori di analisi e ambulatorio oltre, ovviamente, a tutte le apparecchiature mediche e tecnologiche.

Proseguono, inoltre, i lavori all'interno dell'Ospedale San Salvatore al fine di rendere di nuovo agibile una parte della struttura entro la fine di maggio. Tutte le iniziative, rileva la Protezione civile, "sono pertanto pienamente operative nel rispetto dei tempi indicati per i 'rispettivi interventi' e saranno in grado di assicurare la completa e più puntuale gestione di tutte le prestazioni sanitarie per i cittadini aquilani".


ESPROPRI, PROTESTE E RICHIESTE CHIARIMENTI
Sono a decine i proprietari che oggi, nel primo giorno di apertura del camper dell'Agenzia del Territorio - parcheggiato davanti alla tendopoli di piazza d'Armi - si sono presentati per chiedere spiegazioni in merito ai terreni oggetto di esproprio per far posto ai nuovi insediamenti abitativi. I funzionari dell'Agenzia, in collaborazione con i delegati della Protezione civile, hanno il compito di raccogliere segnalazioni e richieste in merito alle particelle catastali oggetto di esproprio, in riferimento al Decreto n.6 dell'11 maggio 2009.

Numerose le proteste in merito alla scelta del terreno. La domanda frequente è: "perché a me", come riferisce Tiziano Scarpone, dell'Università dei Perugia, delegato della Protezione civile. Aumentano intanto le contestazioni da ciascuna delle zone designate. "Vogliono portarmi via un terreno di 1.700 metri quadri - spiega Maria Di Salvatore - perché la mia zona è di accesso alle altre particelle. Da anni abbiamo fatto gli allacci gas e acqua". La signora Di Salvatore vive a Roio Piano. A volte le mappe catastali non aggiornate possono dar luogo ad equivoci.

E' andata così a Sant'Elia dove di tre proprietari originariamente interessati all'esproprio oggi ne è rimasto solo uno. Al posto degli altri due sono stati individuati nuovi proprietari. Tra i nuovi terreni da espropriare a Sant'Elia ci sono anche quelli della famiglia Ianni: "Buona parte della mia attività come quella di mio figlio è andata distrutta con il terremoto - spiega Antonio Ianni - ora vogliono prendersi anche gli 8.000 metri quadri dell'unico appezzamento che mi è rimasto".


ANCELOTTI, VISITA A SORPRESA NELLE TENDOPOLI
Una visita strettamente privata. l'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, questa mattina con un suo collaboratore si è recato nelle tendopoli aquilane per portare il suo conforto ai terremotati. Ancelotti prima è stato nella tendopoli di Tempera dove ha incrociato il capo della protezione Civile, Guido Bertolaso - in quella sede per una assemblea con i terremotati - poi è andato a Piazza d'Armi, nel capoluogo, dove ha regalato gadget del Milan ai ragazzi delle tende, e infine alla tendopoli di Villa S.Angelo. Ancelotti in Abruzzo per ritirare questo pomeriggio il Premio Prisco a Chieti, è poi ripartito subito dopo senza rilasciare dichiarazioni.
 
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