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Erwin Rommel "la volpe del deserto"

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umby64
view post Posted on 10/2/2009, 13:25




Erwin Rommel "la volpe del deserto"

Erwin Rommell, feldmaresciallo della Wermacht è stato il comandante dei leggendari Afrika Korps, comandante del gruppo di armate "B"(la più potente forza militare dell'occidente), e indubbiamente il più grande genio strategico del 900. Fu anche l'uomo che sacrifico la sua vita per dare vita al complotto(operazione valkiria) per uccidere Hitler.

Origini:
Rommel nacque a Heidenheim nello stato del Wurttemberg. Suo padre, Erwin Rommel senior, era professore di matematica presso la scuola di Aalen. sua madre, Helene von Luz, era figlia del presidente del governo del Wurttemberg.

Rommel voleva diventare ingegnere (magari per lavorare sugli zeppelin). Il suo precoce ingegno si manifestò quando, all'età di quattordici anni, facendosi aiutare da un amico, costruì un aliante di dimensioni naturali che riusciva a volare per brevi tratti. Comunque, secondo i voleri del padre, decise di arruolarsi nel locale 124° Reggimento di Fanteria come ufficiale cadetto, nel 1910. Due anni dopo, venne nominato tenente.

Prima guerra mondiale:
Durante la prima guerra mondiale, Rommel prestò servizio in Francia, così come sul fronte rumeno e italiano, servendo nel corpo d'élite degli Alpen Korps: durante quel periodo venne ferito tre volte e premiato con la Croce di Ferro di prima e seconda classe. Fu anche il più giovane militare a ricevere la più alta onorificenza militare tedesca, la medaglia Pour le Mérite, che ricevette dopo aver combattuto sulle montagne dell'Italia nord orientale, precisamente nella battaglia di Longarone. Qui con un audace colpo di mano fece 9000 prigionieri e un bottino impressionante che gli valsero la suddetta medaglia, la quale, nonostante gli fosse stata assegnata il 10 dicembre 1917, venne da lui ricevuta verso i primi di gennaio assieme alla posta, fatto che suscitò la sua delusione e il suo sdegno.

Dopoguerra:
Nel primo dopoguerra fu comandante di reggimento ed istruttore alla Scuola di Fanterie di Dresda e all'Accademia di Guerra di Potsdam . I suoi diari di guerra, Infanterie greift an (Fanteria all'attacco), divenne uno dei principali libri di testo dopo essere stato pubblicato nel 1937. Nel 1938, Rommel (ora Colonnello) viene nominato comandante dell'Accademia di Guerra di Wiener Neustadt. Venne comunque rimosso dopo poco tempo, e posto al comando del battaglione di protezione personale di Adolf Hitler. Venne nuovamente promosso a Generale di divisione poco prima dell'invasione della Polonia, con effetto retroattivo valido sin dall' 1º giugno 1939.

Seconda guerra mondiale:
Francia(1940): Comandò una delle divisioni che sfondarono nella Francia del nord (la blitzkrieg o guerra lampo) aggirando la Linea Maginot ed avanzò sino ad arrivare sulla Manica inducendo i francesi ad una ritirata che portò alla loro resa pochi giorni più tardi.

Africa:Nel 1940 gli venne affidato il comando della 7ª Panzerdivision, per il Fall Gelb, l'invasione della Francia. Al termine di quell'operazione Rommel, che si era distinto per la sua considerevole abilità, venne nominato personalmente da Hitler comandante delle truppe tedesche in Africa. Il Corpo di spedizione tedesco, composto dalla 5ª Leggera (poi rinominata 21ª Panzerdivision) e successivamente dalla 15ª Panzerdivision, venne inviato in Libia nel febbraio del 1941 in aiuto delle truppe italiane, formando così i celebri Deutsches Afrika Korps. Fu proprio in Africa che Rommel conquistò definitivamente la sua grande fama di comandante e l'appellativo di "volpe del deserto".

Una prima offensiva tedesca spinse le forze britanniche fuori dalla Libia, ma si fermò poco oltre il confine egiziano, con l'importante porto di Tobruk ancora nelle mani delle forze inglesi. Auchinleck(Inglesi) lanciò subito una grande offensiva (denominata Operazione Battleaxe) per alleggerire la pressione su Tobruk assediata, ma ben presto la spinta di tale iniziativa si esaurì e fu la volta di Rommel di prendere l'iniziativa.

L'attacco tedesco e italiano, improvviso e ben coordinato, prese alla sprovvista le truppe britanniche che nel giro di poche settimane furono respinte oltre il confine egiziano, sulla strada verso Alessandria. L'offensiva italo-tedesca a causa della scarsità dei rifornimenti finì però per esaurirsi nei pressi della piccola stazione ferroviaria di El Alamein, appena un centinaio di chilometri dal Cairo.

Rientrato temporaneamente in patria, Rommel ottenne il bastone di Feldmaresciallo e chiese più volte l'invio di nuove truppe. Ma la Germania impegnata sul fronte russo non disponeva più di riserve utilizzabili e così Hitler (che considerava il Medio Oriente un fronte secondario) non accolse le richieste di Rommel (fu inviata solo la 164° divisione di supporto). Gli inglesi, al contrario, avevano provveduto ad un notevolissimo rafforzamento delle loro truppe in Egitto, sapendo bene che un'ulteriore sconfitta avrebbe comportato la perdita dell'Egitto e di tutto il Medio Oriente.

La Prima battaglia di El Alamein venne persa da Rommel, decimato negli effettivi e con le linee di approvvigionamento troppo allungate . Fu in questa battaglia che la divisione corazzata italiana "Ariete" diede prova di grande coraggio meritandosi la stima del feldmaresciallo e degli stessi avversari.

Col crescere delle difficoltà del supporto logistico a causa dell'esaurimento dei materiali, carburanti e rincalzi disponibili Rommel non poteva tenere la posizione di El Alamein indefinitivamente. Nonostante ciò, occorse un'altra grossa battaglia, la Seconda battaglia di El Alamein, per costringere le sue truppe al ritiro. Dopo la sconfitta di El Alamein, nonostante le pressioni di Hitler e Mussolini, le truppe di Rommel non riuscirono a resistere e combattere fino a quando non entrarono in Tunisia. Lì giunti, la loro prima battaglia non fu contro l'Ottava Armata Britannica, ma contro il Secondo Corpo d'Armata Statunitense. Rommel affrontò le truppe americane nella battaglia del passo di Kasserine, che ebbe un esito incerto.

Rivolgendosi ancora una volta a fronteggiare le forze britanniche, sul vecchio confine difensivo francese della linea del Mareth, Rommel poté solo ritardare l'inevitabile. Lasciò l'Africa dopo essersi ammalato, e gli uomini già al suo comando dopo alcuni mesi dovettero arrendersi, per l'impossibilità di ricevere rifornimenti e rinforzi attraverso il canale di Sicilia ormai completamente controlato dagli alleati.

Alcuni sostengono che il ritiro dell'armata di Rommel fino in Tunisia nonostante il ritardo causato dall'infame telegramma di Hitler "vittoria o morte" fu un risultato più grande della cattura di Tobruk. Tornato in Germania, Rommel rimase per qualche tempo di fatto inattivo.

Rommel è ricordato anche per la particolare stima verso l'esercito italiano. in merito a questo si ricordano due frasi celebri: "Sono straordinari, coraggiosi, disciplinati (gli italiani), ma mal comandati ed equipaggiati."

"Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco."

Francia(1944): Visto la sua straordinaria abilità, Rommell venne messo dal Furher, al comando del GRUPPO DI ARMATE B. Il gruppo B aveva il compito di pattugliare la francia e di difenderla dall'inevitabile sbarco alleato(6 Giugno 1944). Rommel aveva capito che la supremazia dell'aviazione alleata era totale. per questo decise di preparare la difesa sfruttando i combattimenti di terra, in cui i tedeschi(anche grazie ai formidabili Panzer) erano nettamente più forti di chiunque altro. Tuttavia, a causa di una decisione di Hitler, i Panzer che Rommell aveva deciso di piaccare sulla cosa, vennero piazzati invece a metà strada tra Parigi e la cosa. in questo modo, Rommel venne privato di una grande potenza di fuoco.

Nonostante questo, Rommel riusci quasi a sconfiggere gli alleati. l'unica cosa che permise agli alleati di piazzare una testa di ponte, fu solo il numero soverchiante, rispetto ai tedeschi.

Il 18 luglio 1944 la sua autovettura venne mitragliata da un aeroplano avente distintivo britannico, e Rommel dovette essere ricoverato: riportò una frattura al cranio, due alla tempia, una allo zigomo, una lesione all'occhio sinistro. Negli archivi della RAF non esiste però alcun rapporto che riferisca la data del 17 luglio e a quell'ora il mitragliamento di un'automobile isolata nei dintorni di Livorat. Alcuni storici tra cui Contessa Waldeck affermano che quell'attacco venne effettuato dalla Luftwaffe sotto ordine diretto di Hitler in risposta a presunte trattative di pace intrattenute da Rommel con Montgomery ed Eisenhower.

Operazione Valkiria:
Rommel era sempre stato antinazista, ed aveva combattuto solo per patriottismo. Amava la Germania, e sapeva che Hitler l'avrebbe condotta al declino. cosi progettò insieme ad altri generali dell'esercito, un'attentato ad Hitler. il 20 lugnio 1944 avvenne l'attentato, ma per causa infauste fallì.

La successiva indagine della GESTAPO mise in luce il coinvolgimento di Rommel. Una pattuglia di SS si recò a casa di Rommel proponendoli un patto: o si sarebbe suicidato da solo(e in quel caso avrebbe avuto funerali di stato e la sua famiglia sarebbe stata risparmiata), oppure avrebbe costretto l'SS ad ucciderlo(in quel caso avrebbero sterminato anche tutta la sua famiglia). Rommel non ebbe scelta.

Rommel si suicidò il 14 ottobre 1944 e ne segui un funerale di stato con tutti gli onori.

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